31 Gennaio 2025

Cosa farò da grande? Il Ministro scrive alle famiglie

La fine di quella che un tempo si chiamava “terza media” è il periodo più critico per determinare o meno un futuro di dispersione scolastica. E’ nel passaggio tra la scuola secondaria di I grado e le Superiori, e poi nel primo biennio, che si gioca la vita delle persone. La delusione di scoprire di aver scelto una scuola diversa da quel che ci si aspettava, i nuovi compagni, i diversi modi di porsi dei professori sono un mix che può diventare esplosivo.

Il primo anno si prova, magari, dandosi la giustificazione che si è in un periodo di transizione, ci si dà anche la possibilità di provare a vedere come può andare un secondo anno…e poi la crisi. Scegliere cosa fare dopo la terza media può essere definito angosciante da molti: e così il Ministro ha deciso di intervenire entrando direttamente nelle case degli italiani, con una lettera indirizzata ai genitori degli studenti e delle studentesse che devono scegliere in quale scuola superiore andare.

Una lettera nella quale spiega tutte le azioni messe in campo per aiutare i ragazzi a non sbagliare scuola, a rispondere alla fatidica domanda “Cosa farò da garande?”. Per non disperdere genitori e alunni in giornate di navigazione in internet nel mare magnum dell’offerta formativa che il nostro sistema di istruzione offre, il MIM ha organizzato sulla piattaforma ministeriale “Unica” una sezione “Orientamento” per semplificare la ricerca di informazioni sul panorama scolastico possibile.

Scegliere per il proprio futuro oggi è pù difficile che mai. Avere un’idea di come sarà il mondo del lavoro nel 2050 è pressocché impossibile, dato che il 70% delle professioni che si affermeranno già nei prossimi dieci anni non sono ancora nate. Alcune linee generali di tendenza sono emerse nel report UNESCO Re-immaginare i nostri futuri insieme: si prevede una diminuzione del lavoro dipendente e dei contratti a tempo indeterminato, nuove professioni, grande disomogeneità geografica tra un’Europa sempre più anziana ed un continente africano dove circa il 50% della popolazione avrà meno di 25 anni. E ovviamente nessuno sa dove arriverà l’IA che già ora ha fatto nascere tanti nuovi lavori: dal machine learning creative producer, al creator collaborator, dal conversational aI developer all’esperto di etica nell’intelligenza artificiale, nella cybersicurezza, e cosi via.

Se è difficile per i ragazzi scegliere, è anche difficile per i docenti dare dei consigli. Per aiutarli, ed evitare troppe differenze tra scuole e regioni, il Ministero ha realizzato un modello unico per tutta l’Italia, il cosiddetto “Consiglio orientativo”, che sarà utilizzato dai docenti del primo ciclo per indicare il possibile percorso scolastico consigliato, in linea con le propensioni e le potenzialità di ogni singolo studente. Un altro passo avanti nella direzione di rendere comprensibile ai genitori il linguaggio spesso astruso della scuola, direzione chiaramente aperta con il ritorno dei giudizi sintetici (ottimo, distinto, buono, sufficiente e insufficiente) alla primaria, al posto dei giudizi descrittivi: finalmente l’andamento scolastico dei bambini è comprensibili a tutti, dai nonni ai bambini stessi, e non più frutto di un copia incolla di frasi ultra articolate che venivano assegnate in base ai livelli ai singoli studenti come avveniva fino allo scorso anno per via, appunto, dei giudizi descrittivi introdotti dalla legge n. 41 del 6 giugno 2020 e regolati successivamente dall’ordinanza ministeriale n. 172 del 4 dicembre 2020.

Infine, altro passo fondamentale, il Ministero mette a disposizione delle famiglie dati e statistiche che sono il frutto della collaborazione con le principali Associazioni di Categoria dei diversi settori occupazionali, relativi alle scelte dei percorsi di Istruzione Tecnologica Superiore e alle prospettive lavorative dei diplomati.

Ecco la lettera che il Ministro ha inviato alle famiglie degli studenti alle prese con la scelta della scuola Superiore. E questa volta nessuno potrà dire “non lo sapevo”: l’informazione arriva dritta a casa anche ai più pigri.

Cari Genitori,
nei prossimi mesi sarete chiamati a sostenere le Vostre figlie e i Vostri figli nella scelta del percorso di studi da intraprendere al termine della scuola secondaria di primo grado. Le modalità per l’iscrizione saranno comunicate con la consueta Nota che sarà pubblicata alla fine di novembre.
Siamo tutti consapevoli della criticità del passaggio dal primo ciclo alla scuola secondaria di secondo grado, nonché dell’importanza che la scelta del percorso scolastico riveste rispetto alle aspettative personali e lavorative dei giovani
.

È per questo che desidero aggiornarVi su dati che possono essere utili per accompagnare le Vostre figlie e i Vostri figli in questo passaggio.
Tra gli strumenti di ausilio per una scelta ragionata, il Ministero, da quest’anno, meerà a disposizione un modello nazionale per il “Consiglio orientativo”, che sarà utilizzato dai docenti del primo ciclo, per fornire un supporto concreto a Voi genitori.
Il documento conterrà, infatti, l’indicazione del possibile percorso scolastico da intraprendere per il secondo ciclo, in linea con le propensioni e le potenzialità di ogni singolo studente.
Inoltre, nell’apposita sezione “Orientamento”, presente sulla piattaforma ministeriale “Unica” (hps://unica.istruzione.gov.it/it/orientamento/guida-alla- scelta/statistiche), si potrà consultare un’articolata guida per avere informazioni sul panorama complessivo dell’offerta formativa.
Infine, porto alla Vostra attenzione la possibilità di prendere visione di alcune statistiche e dati relativi alle scelte dei percorsi di Istruzione Tecnologica Superiore e alle prospettive lavorative dei diplomati, frutto della collaborazione con le principali Associazioni di Categoria dei diversi settori occupazionali. È importante, infatti, che i giovani dispongano di informazioni il più possibile complete e aggiornate per riflettere sulle loro vocazioni e attitudini, e declinarle in modo che siano foriere di una piena realizzazione.
Nel porgerVi i miei saluti, ribadisco l’importanza del Vostro supporto e di quello dei docenti nell’orientare i giovani ad essere protagonisti consapevoli e responsabili delle loro scelte.
Alle ragazze e ai ragazzi auguro di intraprendere percorsi scolastici capaci di trasformare le loro vocazioni in progei reali.


Il Ministro dell’Istruzione e del Merito
Prof. Giuseppe Valditara


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