“Il tricolore è un emblema che unisce gli italiani, riflette la nostra storia condivisa e i principi fondamentali della Costituzione. È un simbolo di identità e coesione che ha un significato profondo anche per la nostra scuola, quale luogo di crescita e formazione”. Così il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara nel giorno della Festa Tricolore. Il bianco, il rosso e il verde esprimono una comune speranza, che accende gli entusiasmi e ispira i poeti: “Raccolgaci un’unica bandiera, una speme”, scrive, nel 1847, Goffredo Mameli nel suo Canto degli Italiani.
Scuola News coglie l’occasione odierna per ricordare che la legge regolamenta l’utilizzo e l’esposizione della bandiera, ne tutela la difesa, prevedendo appunto il reato di vilipendio alla bandiera, e ne prescrive altresì l’insegnamento nelle scuole insieme agli altri simboli dell’Italia. Quali sono quindi i tre simboli ufficiali (per tutte la nazioni)? La bandiera, così come disposto dall’articolo 12 della Costituzione della Repubblica Italiana, l’emblema della Repubblica Italiana, ovvero il simbolo iconico identificativo dello Stato italiano e il Canto degli Italiani di Goffredo Mameli e Michele Novaro, ossia l’inno nazionale italiano, che è eseguito in tutte le manifestazioni pubbliche. Dei tre solo la bandiera è menzionata esplicitamente nella Costituzione.
Altri simboli ufficiali, come riportato dalla Presidenza della Repubblica Italiana, sono lo stendardo presidenziale italiano, ossia il vessillo distintivo che rappresenta la Presidenza della Repubblica Italiana; il Vittoriano, o Altare della Patria, ovvero il monumento nazionale dedicato a re Vittorio Emanuele II di Savoia, primo Sovrano dell’Italia unita e fondatore della Patria, che ospita il sacello del Milite Ignoto; la Festa della Repubblica Italiana che si festeggia ogni anno il 2 giugno, data del referendum istituzionale del 1946 con cui venne abolita la monarchia.
L’insegnamento nelle scuole dell’inno di Mameli, la riflessione sugli eventi risorgimentali e sull’adozione della bandiera tricolore sono prescritti dalla legge n. 222 del 23 novembre 2012. Che la bandiera italiana debba essere esposta nelle scuole, insieme a quella dell’Unione europea, è un obbligo sancito dalla Legge 5 febbraio 1998, n. 22, “Disposizioni generali sull’uso della bandiera della Repubblica italiana e di quella dell’Unione europea”, dal D.P.R. 7 aprile 2000, n.121, “Regolamento recante disciplina dell’uso delle bandiere della Repubblica italiana e dell’Unione europea da parte delle amministrazioni dello Stato e degli enti pubblici”, dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 14 aprile 2006, “Disposizioni generali in materia di cerimoniale e di precedenza tra le cariche pubbliche”.
L’obbligo di esposizione riguarda tutto il periodo delle attività didattiche ed in particolare le seguenti giornate: 7 gennaio ‘Festa del Tricolore’, 11 febbraio ‘Patti Lateranensi’, 25 aprile ‘Anniversario della Liberazione’, 1° maggio ‘Festa del lavoro’, 9 maggio ‘Giornata d’Europa’, 2 giugno ‘Festa della Repubblica’, 28 settembre ‘Anniversario dell’insurrezione popolare di Napoli’, 4 ottobre ‘Santo Patrono d’Italia’, 4 novembre ‘Festa dell’Unità Nazionale’, 31 ottobre, Giornata mondiale del risparmio. Il 24 ottobre ‘Giornata delle Nazioni Unite’ viene esposta, al fianco della bandiera italiana e di quella europea, la bandiera dell’ONU.
Nel 1947, l’Assemblea Costituente approvò il Tricolore “a bande verticali e di eguali dimensioni” quale Bandiera della Repubblica Italiana e la inserì nell’articolo 12 della Costituzione. Per la storia del Tricolore, rimandiamo alla pagina del Quirinale