I fatti confermano quanto avevamo già sostenuto nel nostro articolo precedente: le pagelle comprensibili piacciono agli italiani e le polemiche della Cgil sono solo strumentali.
Un sondaggio promosso dal giornale
Libero, dal titolo “VALDITARA cambia i voti a scuola: siete d’accordo?” su un campione di oltre 2000 persone ha votato a favore della scelta del ministro dell’Istruzione e del Merito di rendere comprensibili le pagelle. L’indagine è stata aperta alle 10 di ieri, 13 gennaio, ed è stata chiusa alle 10 di oggi, 14 gennaio: 81% a favore e il 19% a sfavore.
“Questa riforma segna un passo importante verso un sistema educativo più chiaro e trasparente, volto alla crescita formativa degli studenti”, ha commentato nei giorni scorsi Valditara. Proprio a questo proposito il ministro ha spiegato come i giudizi sintetici siano “molto più comprensibili dei precedenti livelli”: nel 2020 i voti numerici tradizionali erano stati sostituiti con i descrittivi “avanzato, intermedio, base e in via di prima acquisizione”. Per quanto riguarda il voto in condotta alle medie “mira a rafforzare la responsabilità individuale e il rispetto delle regole – ha aggiunto il ministro – un’attenzione particolare sarà riservata alla valutazione degli studenti con disabilità e con disturbi specifici dell’apprendimento, assicurando così un approccio inclusivo e personalizzato alle necessità di ogni singolo alunno”.