Il Dimensionamento si fa ma le scuole sono salve: con le misure adottate oggi “offriamo alle Regioni che dimensionano condizioni di maggior favore nella realizzazione del servizio. Nessun plesso verrà chiuso, ma vi sarà una scuola meglio organizzata e più vicina agli studenti”, commenta il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. “Tutte le Regioni che risulteranno aver effettuato il dimensionamento nei termini previsti potranno usufruire di una serie di misure agevolative”. Tra le agevolazioni “la possibilità di istituire classi anche senza il requisito del numero minimo di studenti, la salvaguardia del personale Ata per l’anno scolastico 2025/26 e la nomina di un docente con funzioni vicarie del dirigente scolastico sulle scuole oggetto di dimensionamento”.
Inoltre, non ci sarà nessun commissariamento, anzi: altri 10 giorni di tempo per le Regioni che non hanno ancora adottato il dimensionamento, ovvero la razionalizzazione della rete scolastica, dovuta al calo demografico, che comporterà una riduzione dei vertici, ovvero la diminuzione di 627 unità di personale tra capi di istituto e di segreteria in tre anni, dall’anno scolastico 2023-2024 al 2026-2027. Lo ha deciso oggi il Consiglio dei ministri che ha approvato il decreto legge “Riorganizzazione del sistema scolastico della Missione 4 del Piano nazionale di ripresa e resilienza”.
Di quali numeri stiamo parlando? Le regole relative all’attuale piano di dimensionamento della rete scolastica vedevano in servizio per l’anno 2023-2024 7.936 presidi e Dsga (direttore dei servizi generali e amministrativi). Il piano prevede ora: 7.461 presidi e Dsga nel 2024-2025 (con un taglio di 475 unità); 7.401 presidi e Dsga nel 2025-2026 (con un taglio di 60 unità); 7.309 presidi e Dsga nel 2026-2027 (con un taglio di 92 unità).
La novità è quindi che il provvedimento prevede che tutte le Regioni che risulteranno aver effettuato il dimensionamento nei termini previsti, potranno usufruire di una serie di misure agevolative, la più importante delle quali è la possibilità di istituire classi anche senza il requisito del numero minimo di studenti, oltre alla salvaguardia del contingente Ata per l’anno scolastico 2025/26 e la nomina di un docente con funzioni vicarie del dirigente scolastico per le scuole colpite dal dimensionamento. Sono escluse dal dal dimensionamento le due scuole slovene del Friuli.
“ Questi interventi – commenta Paola Frassinetti, sottosegretario all’Istruzione e al Merito – mirano a favorire una migliore organizzazione del servizio scolastico nelle regioni che attuano il dimensionamento in condizioni agevolate. Come evidenziato dal Ministro Valditara, non sarà chiuso alcun plesso scolastico, ma si garantirà una scuola più efficiente e vicina agli studenti. Mi auguro che anche le Regioni governate dalla sinistra scelgano di agire nell’interesse degli studenti, mettendo da parte logiche politiche predefinite”,