Le manifestazioni per il 150esimo anniversario dalla nascita di Guglielmo Marconi, premio Nobel per la Fisica nel 1909, proseguono al Museo Civico Archeologico di Bologna con la rassegna Il Medagliere si rivela, presentando una vetrina che raccoglie una decina di beni numismatici consacrati a questo italiano tra i più illustri, in Italia e all’estero.
La mostra “Il Medagliere si rivela. Guglielmo Marconi nelle collezioni numismatiche del Museo Civico Archeologico di Bologna”, curata da Paola Giovetti e Laura Marchesini, è a ingresso libero dal 16 gennaio al 2 marzo. L’esposizione si ricollega alla sezione intitolata “Ruolo della radio nella esplorazione e scienza polare” visibile all’interno della mostra “Artico. Viaggio interattivo al Polo Nord”, ideata e curata dal Consiglio nazionale delle Ricerche, che si svolge in contemporanea, dal 16 gennaio al 2 marzo, nella Sala Mostre dello stesso Museo Civico Archeologico.
La medaglia più antica tra quelle esposte risale al 1903 ed è stata ideata dallo scultore bolognese Arturo Colombarini (1871 – 1940) e conferita a Marconi dalla città di Bologna. Di particolare pregio artistico è il ritratto al dritto di Marconi, di tre quarti, mentre sul rovescio compare un genio che stringe il nastro della stazione ricevente con macchina decodificatrice Morse, usata dallo scienziato durante gli esperimenti sulla telegrafia senza fili. Nel 1974, per il centenario dalla nascita di Marconi, diverse istituzioni hanno voluto tributargli omaggio attraverso la numismatica.
Tra queste, la Fondazione Guglielmo Marconi emise una medaglia in argento riutilizzando il conio dell’esemplare voluto nel 1926 dalla città di Bologna, dalla Regia Università e dalla Regia Scuola d’Ingegneria, consegnata a Marconi come onorificenza. Nel medesimo anno anche la Zecca di Stato decise di emettere ben due monete celebrative: una da 100 lire in acciaio, e una in argento del valore di 500 lire. A partire dal 1990 la Zecca diede corso invece ad una banconota da 2000. La medaglia più recente, esposta in vetrina, è stata commissionata nel 2024 dal Lions Club Bologna Guglielmo Marconi allo scultore Marco Marchesini.