Lo Zecchino d’Oro nel maggio 2024 ha inaugurato la prima edizione del Mediterraneo a Marsala con il bellissimo spettacolo “Mediterraneamente” che ha visto l’apporto di tecnologie digitali con realtà aumentata, integrando l’aspetto musicale con il commento ai testi di autori di vari paesi, a cura dei piccoli esperti lettori.
A Mazara, il 14 gennaio 2025, presso la sede centrale dell’IC Boscarino Castiglione si è svolto invece un incontro fra il coro delle classi 3° e B del Gorgorosso, 4A e B di Santa Gemma, gli alunni della pluriclasse del plesso Costiera e la consulente pedagogico didattica dello Zecchino d’Oro, Lucia Cucciarelli.
Lucia ha raccontato la storia di un Festival per bambini che nacque nel lontano 1959 ma che, nel tempo, ha accompagnato le trasformazioni della società e dell’espressione artistica dei bambini, premiato nel 2008 da Unesco come Patrimonio per una Cultura di Pace.
Nel 1959, a Milano, Cino Tortorella, un fantasioso attore presentatore molto attento al linguaggio dei bambini accolse la proposta degli organizzatori del «Salone del Bambino» di condurre uno spettacolo per piccoli che la neo nata TV di stato avrebbe ripreso. Le sue esperienze nel giornalismo e nella letteratura si rivolgevano ai più piccoli per i quali scrisse importanti libri di fiabe, collaborando anche infatti con i più importanti settimanali per ragazzi fra i quali Topolino, Il Corriere dei Piccoli e Il Giornalino.
A decidere la trasmissione in Rai fu Umberto Eco, allora dirigente della televisione. Poiché quella edizione del «Salone del Bambino» si ispirava al libro di Pinocchio, Cino Tortorella pensò ad una sorta di fiaba-varietà, una rielaborazione molto libera del racconto collodiano, con elementi ispirati al libro e l’immissione di parti musicali.
Una importante intuizione fu quella di affidare l’interpretazione e il giudizio delle canzoni ai bambini che, fuori da ogni spirito di competizione e di divismo, vennero coinvolti nel gioco di sceneggiatura della favola.
Nel 1961 lo Zecchino d’Oro fu accolto dai frati dell’Antoniano di Bologna che cercavano di dare a tante famiglie povere una risorsa educativa complementare alla scuola e con l’aiuto di una giovanissima maestra di musica, Mariele Ventre, fu creato il Piccolo Coro dell’Antoniano. Mariele Ventre fu l’indimenticabile direttrice del coro fino alla morte e Cino Tortorella entrò nel Guiness dei primati per avere condotto la stessa trasmissione per 51 anni consecutivi.
Ambasciatore di italianità nel mondo, vero e proprio tassello nell’immaginario di tante generazioni, da sempre in co-produzione con Rai Uno, lo Zecchino d’Oro affronta oggi le sfide della contemporaneità, con la creazione di nuovi contenuti di edutainment, serie animate, percorsi didattici per le scuole, produzioni su varie piattaforme e social, che ampliano l’impatto sociale, culturale, artistico e soprattutto creativo. Tutte queste risorse sono disponibili su youtube, www.zecchinodoro.org e scuola channel.
Molteplici inoltre sono state le collaborazioni con i più famosi interpreti e autori della musica italiana, fra i quali Claudio Baglioni, Lucio Dalla, Max Gazzè, Enrico Ruggeri, Loredana Bertè, Pino Daniele, che hanno contribuito al corpus linguistico di 1350 liriche d’autore, tutte disponibili su youtube e alcune anche con traduzione in altre lingue.
Lucia Cucciarelli ha guidato i bambini all’ascolto e alla comprensione di brani vecchi e nuovi per coglierne le profonde differenze, non solo musicali, ma anche di contenuto, di composizione lessicale e digitale, di impatto visivo ed emotivo, che rappresentano la naturale evoluzione del linguaggio e della società nell’arco di 70 anni.
Se i nonni si divertivano con gli animali di casa, protagonisti del loro universo di giochi domestici, cantando «Voglio un gatto nero», «Quarantaquattro gatti» e «Il pulcino ballerino», la canzone vincitrice dell’edizione 2024 invita a un complesso ragionamento sulla difficoltà di crescere e metaforicamente coinvolge i bambini in un dialogo con un Albero.
Nel 1969, per la prima volta nella storia della manifestazione, c’è l’Eurovisione. Lo spettacolo è seguito, in diretta o registrato, da 150 milioni di spettatori. Nel 2003 il Piccolo Coro «Mariele Ventre» è stato ufficialmente nominato ambasciatore dell’UNICEF nel mondo, «perché attraverso la forza comunicativa e il linguaggio universale della musica e del canto interpretato dai bambini possa trasmettere un messaggio di pace e di speranza a tutti i loro coetanei, senza distinzione di nazionalità, religione, sesso, lingua e razza.
Il Piccolo Coro si esibisce spesso presso le massime istituzioni italiane e straniere, dal Parlamento al Vaticano, con tour in Cina e in altri paesi, ma è solo uno degli aspetti operativi dei Frati dell’Antoniano di Bologna, vera cittadella della solidarietà, che ospita anche un centro terapeutico di ricerca neurologica per bambini con disabilità, una mensa organizzata dallo Chef Bottura per persone bisognose, e tanti altri servizi che mettono la persona al centro di importanti attenzioni.
Lo spirito di generosità che da sempre ha sostenuto il talento di tanti bambini capaci è l’inesauribile linfa che ha attraversato decenni e generazioni.
All’incontro hanno partecipato anche la dirigente scolastica Giovanna Ditta, vari docenti e rappresentanti dei genitori, in un felice abbraccio musicale far diverse generazioni.