In Oklahoma è accaduto un fatto che, secondo quanto riferito dal New York Times, potrebbe aprire le porte al finanziamento diretto di scuole religiose con fondi pubblici: la Corte Suprema Usa ha
accettato di esaminare un caso che potrebbe trasformare il confine tra Chiesa e Stato nell’istruzione.
Oggetto della questione è la St. Isidore of Seville Catholic Virtual School: potrebbe diventare la prima scuola religiosa ‘charter’, vale a dire la prima scuola negli Usa pubblica ma gestita in maniera indipendente. Come funziona? La scuola sarebbe online e il programma di studi incorporerebbe insegnamenti religiosi in tutte le lezioni, comprese quelle di matematica e lettura. Gratuita per gli
studenti. La questione che a Corte Suprema deve affrontare è quindi se il governo possa finanziare completamente una scuola religiosa o meno.
Dopo che St. Isidore è stata approvata da un board statale nel giugno 2023 con una votazione di 3 a 2, la Corte Suprema dell’Oklahoma ne bloccò la creazione. I giudici hanno scritto in un parere di
maggioranza che la scuola avrebbe “creato una china scivolosa” che avrebbe potuto portare alla “distruzione della libertà degli abitanti dell’Oklahoma di praticare la religione senza timore di
un intervento governativo”.
Il mondo politico si è ovviamente spaccato sulla vicenda: incostituzionale, secondo una coalizione di leader religiosi, sostenitori delle scuole pubbliche e altri repubblicani. Sostenibile, secondo alcuni leader cristiani conservatori, tra cui il governatore Kevin Stitt e Ryan Walters. Secondo il procuratore generale repubblicano dell’Oklahoma, Gentner Drummond, la questione “aprirebbe le porte e costringerebbe i contribuenti a finanziare ogni tipo di indottrinamento religioso, incluso l’Islam radicale o persino la Chiesa di Satana”.