Il perfezionismo è in forte aumento soprattutto tra i giovani. Questo dato è costantemente monitorato da psicologi ed esperti del settore, in quanto non è da considerarsi in modo positivo, visto che risulta fortemente collegato all’ansia, alla depressione e a molti altri problemi connessi a disturbi della personalità.
L’idea ormai diffusa nella nostra società che “chi vince prende tutto”, porta il perfezionista a pensare che tutto ciò che non è “il meglio” è da considerarsi un vergognoso fallimento.
Il perfezionista è sempre insoddisfatto dei risultati che riesce a raggiungere e questo, secondo alcuni studi, finisce con il diventare un vero e proprio ostacolo al successo.
Il perfezionista, inoltre, è sempre angosciato per il futuro, dal momento che, per quanto bene riesca a superare una prova, ecco che all’orizzonte ne appare subito un’altra della quale deve preoccuparsi.
Bisogna aiutare le persone affette da “perfezionismo” a comprendere che la perfezione non è degli esseri umani, vista la natura imperfetta.
Non è da escludere, nei casi in cui questo aspetto risulti eccessivo, farsi aiutare anche a livello psicologico.