Quattro intese firmate al Cairo dal ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara per rafforzare la cooperazione tra Italia ed Egitto nel settore dell’istruzione tecnica e professionale.
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La prima è con il Ministero dell’Educazione Tecnica egiziano ed ha “l’obiettivo di stabilire le basi per la creazione di una piattaforma comune che favorisca la convergenza dei sistemi educativi egiziano e italiano nei settori della formazione vocazionale (Tvet)”; la seconda è un “Memorandum di Intesa” tra l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics) e la Federazione delle industrie egiziane (Fei) nel settore della stessa Tvet. La terza è un accordo tra la stessa Aics ed Eni sul programma “Tejpa”, che porta il titolo-obbiettivo di “migliorare l’istruzione tecnica e le opportunità di lavoro per i giovani in Egitto”; la quarta è infine un accordo con l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) sul progetto “Play 2″ per migliorare le prospettive di lavoro nel settore del turismo di giovani di Fayoum, una regione con alti tassi di migrazione. La piattaforma prevista nella lettera di intenti fra i due ministeri sfrutterà le migliori pratiche delle Scuole Tecniche Applicate (Ats) in Egitto e degli Istituti Tecnici Superiori (Its) in Italia per creare un “ponte” di studi integrati, inclusa l’educazione alla lingua italiana, facilitando l’accesso degli studenti egiziani ai corsi Its italiani e, quindi, l’ottenimento di un titolo europeo, è stato sintetizzato a margine della cerimonia delle firme.
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In particolare, la firma del memorandum d’intesa tra Eni e l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics), avvenuta davanti a Giuseppe Valditara e al suo collega ministro dell’Istruzione e dell’Educazione Tecnica della Repubblica Araba d’Egitto, Mohamed Abdel Latif, punta all’implementazione coordinata del Programma “Energize ATS: Improving Technical Education and Job Prospects for Youth in Egypt”. L’iniziativa mira a migliorare la qualità dell’istruzione tecnica in Egitto, rispondendo alle esigenze del mercato del lavoro e promuovendo le transizioni verdi e digitali e si basa sul modello della Applied Technology School Scuola di Tecnologia Applicata che Eni ha istituito a Port Said, che ha avuto la sua prima classe di diplomati nel 2024.
In base al memorandum, le parti lavoreranno in sinergia per istituire due nuove scuole di tecnologia applicata, una nel governatorato di Matrouh e l’altra in quello di Damietta. Eni, attraverso Damietta Lng e la sua controllata Ieoc, in collaborazione con il ministero del Petrolio e delle Risorse Minerarie della Repubblica Araba d’Egitto e nel quadro dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sostenibile, si occuperà della gestione delle scuole, dello sviluppo dei programmi didattici, dell’accreditamento del programma e della formazione dei docenti. Aics si concentrerà sul rinnovamento delle infrastrutture scolastiche e sulla fornitura di attrezzature/arredi, oltre a sostenere le scuole nell’aumentare l’inclusività, in particolare per le studentesse e gli studenti con disabilità e nell’offrire corsi extracurriculari di lingua italiana. L’iniziativa è realizzata sotto l’egida del ministero dell’Istruzione e dell’Educazione Tecnica della Repubblica Araba d’Egitto.
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Entusiasta il ministro italiano in visita alla scuola de Il Cairo: “Qui alla Don Bosco ho trovato i ragazzi eccezionali” che “trovano lavoro sia in Egitto” dove sono “moltissimo richiesti”; sia “in Italia, perché hanno delle skills notevoli”, “un’ottima conoscenza della lingua italiana” e “una grande conoscenza della cultura italiana”: un fattore che “facilita l’integrazione” e l’ “assorbimento di una mano d’opera qualificata che è molto importante per le nostre imprese”. All’inaugurazione del Villaggio Italia hanno partecipato 48 ITS specializzati in aree tecnologiche di estrema rilevanza per la cooperazione economica tra Italia ed Egitto, come la meccatronica, il turismo, il tessile, l’energia, l’agroalimentare e le tecnologie per la vita, sette Istituti scolastici di filiera italiani, una scuola in rappresentanza della Rete delle scuole Montessori e una delegazione di Confindustria di oltre 50 aziende attive nei settori economici prioritari per l’Italia in Egitto, guidata dal suo Presidente, Emanuele Orsini.
“L’inaugurazione da parte del Ministro Valditara del “Villaggio Italia”, l’evento dedicato all’istruzione tecnica e professionale, organizzato in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia al Cairo, rappresenta un momento di grandissima importanza per la scuola italiana. L’evento rientra nel quadro del Memorandum d’Intesa firmato tra Italia ed Egitto nel 2024, finalizzato a rafforzare la cooperazione educativa e a promuovere la formazione tecnica e professionale, potenziando anche la conoscenza della lingua italiana. Esso costituisce un tassello importantissimo per il processo di internalizzazione degli ITS, collegato al Piano Mattei”: commenta in una nota la senatrice di Fratelli d’Italia Ella Bucalo, membro della Commissione Cultura e Istruzione del Senato e vice responsabile del dipartimento istruzione del partito.
“Rafforzare il ruolo degli ITS Academy, istituzioni che rappresentano un ponte diretto tra formazione e mondo del lavoro proprio per venire incontro alle esigenze delle imprese, soprattutto nei settori tecnologici più innovativi e strategici e grazie a queste misure, è oggi infatti una priorità. Da qui in poi – prosegue – gli ITS potranno potenziare le strutture e i laboratori anche presso sedi all’estero, potenziare la loro offerta formativa in tutto il territorio nazionale, e promuovere l’internazionalizzazione, che rappresenta un primo passo verso l’attuazione di un progetto ambizioso, che mira a diffondere tra gli studenti dei Paesi africani competenze all’avanguardia, a offrire loro un’istruzione tecnica superiore di alta qualità, allineata ai migliori standard europei e internazionali, e prepararli ad inserirsi positivamente nel mondo del lavoro”.
L’evento punta a spiegare a un pubblico specialistico e di studenti egiziani, attraverso seminari, dibattiti e materiale promozionale, il modello del sistema formativo tecnico-professionale italiano con particolare riferimento alla filiera formativa tecnologico professionale (il cosiddetto “4+2”), sia alla lingua e cultura italiana, importante requisito per l’accesso al mondo del lavoro in Italia: «I dati ci dicono essenzialmente che c’è un interesse crescente delle famiglie e dei genitori verso la riforma del 4+2. Abbiamo più che triplicato le iscrizioni, sono quasi 5.500 ma entro questa settimana, noi contiamo di incrementare ulteriormente, perché ci saranno anche le iscrizioni cartacee e supereremo sicuramente i 6.000. Poi ci saranno eventualmente i passaggi di corso, insomma un successo importate per un nuovo percorso, quello del cosiddetto 4+2, che unisce scuola e impresa e che punta sulla internazionalizzazione e punta molto anche sul rafforzamento della qualità della didattica soprattutto in quei settori, anche come italiano, matematica e inglese, dove tradizionalmente in un istituto tecnico-professionale soffre rispetto al sistema liceale. È un sistema molto moderno che incuriosisce e interessa diversi paesi, anche africani. Voglio ricordare che queste commissioni congiunte per studiare la riforma del 4+2 ed eventualmente esportarla, non soltanto in Egitto, ma anche in Algeria, Tunisia, Etiopia sono state già attivate. Quindi, per dare una risposta al disallineamento fra domanda e offerta di competenze tecniche altamente specializzate, che crea, secondo Confindustria, un danno ogni anno all’economia italiana di 35 miliardi di euro», ha spiegato il ministro Valditara nel cortile dell’Istituto paritario salesiano “Don Bosco”, tra i 13 stand rappresentativi di dieci “Aree tecnologiche” (Energia, Mobilità Sostenibile e logistica, Chimica e nuove tecnologie della vita, Sistema Agroalimentare, Sistema Casa e ambiente costruito, Meccatronica, Sistema Moda, Servizi alle imprese e agli enti senza fini di lucro, Tecnologie per i beni e le attività artistiche e culturali e per il turismo, Tecnologia dell’informazione, della comunicazione e dei dati).