1 Marzo 2025

A Napoli il treno del Ricordo

Ha fatto tappa alla Stazione centrale di Napoli il Treno del Ricordo che dallo scorso 10 febbraio sta attraversando l’Italia per far conoscere agli studenti la storia degli italiani che furono costretti a lasciare l’Istria e la Dalmazia perché perseguitati dal regime di Tito.    

 “Il treno è il percorso migliore che si poteva immaginare – ha detto il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara – è un viaggio innanzitutto fisico, con sette tappe da Triste a Lecce per una scelta che è altamente simbolica. E’ un viaggio temporale nella drammatica cronaca di allora che è diventata la nostra storia, un itinerario multimediale nelle carrozze del treno che è uno straordinario itinerario didattico, ma è anche irruzione della storia nel presente. Il ricordo – ha proseguito il ministro – non si esaurisce nella memorialistica, ma pulsa nella carne viva della nostra coscienza nazionale. Viviamo questa giornata con grande consapevolezza democratica”.    

 La tappa napoletana del Treno del Ricordo offre la possibilità alle scolaresche, e non solo, di salire a bordo e attraverso ricostruzioni multimediali ripercorrere le persecuzioni e la diaspora degli italiani che fuggirono da Istria e Dalmazia. Una tappa, quella nel capoluogo campano, che assume un valore particolare: Napoli infatti allestì il più grande campo di accoglienza del Mezzogiorno per i profughi al Real Bosco di Capodimonte.

“La nostra città accolse con grande affetto e capacità di inclusione gli esuli sebbene fosse una città devastata dai bombardamenti, dalle epidemie e da una grande poveretta – ha evidenziato il sindaco, Gaetano Manfredi – Per i nostri studenti è importante ricordare questa storia fatta di guerre e vendette, ma anche di grande accoglienza”.     Il Treno del Ricordo è un treno storico messo a disposizione da Fondazione FS italiane e Gruppo FS appositamente allestito con una mostra multimediale. “Con le cerimonie della Giornata della Memoria e del Giorno del Ricordo ricordiamo eventi tragici che pensavamo fossero consegnati ai libri di storia – ha sottolineato Fulvio Bonavitacola, vice presidente della Regione Campania – ma la cronaca ci dice che i temi della violenza e della barbaria non sono solo un ricordo ma la cornice in cui si svolge tanta parte della vita di oggi. Quella vicenda ci dice che il ricordo non è solo pensare a cosa è accaduto, ma anche capire chi stava dalla parte giusta e chi dalla parte sbagliata”.

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