E’ in arrivo per 4.818 scuole di I grado un finanziamento di 136.147.500 euro dedicato alle attività di orientamento per aiutare gli studenti a fare scelte consapevoli, funzionali alla piena realizzazione dei loro talenti e delle loro potenzialità, e di conseguenza ridurre la dispersione e l’abbandono scolastico. Il Ministro ha firmato il decreto per gli anni scolastici 2024/2025 e 2025/2026, nell’ambito del Programma Nazionale “Scuola e Competenze 2021-2027”che prevede specifici interventi per sostenere la riforma dell’orientamento, introdotta dalle linee guida, per le scuole del primo e del secondo ciclo e per i centri
per l’istruzione degli adulti, a cui si aggiunge il programma “Erasmus+” 2021-2027 per l’attivazione di percorsi di mobilità che abbiano anche un forte impatto in relazione all’orientamento alle scelte future.
L’orientamento inizia infatti sin dalla scuola dell’infanzia e primaria, quale sostegno alla fiducia, all’autostima, all’impegno, alle motivazioni, al riconoscimento dei talenti e delle attitudini, favorendo anche il superamento delle difficoltà presenti nel processo di apprendimento. Infatti, per il triennio 2023/ 2026 l’Orientamento diviene priorità strategica della formazione, nell’anno di prova e in servizio, dei docenti di tutti i gradi di istruzione. per i docenti tutor secondo indirizzi definiti dal Ministero dell’istruzione e del merito, anche attraverso un programma specifico nell’ambito delle risorse del fondo sociale europeo (FSE+).
Almeno il 59% delle risorse sarà destinato ai territori delle regioni meno sviluppate, dove più alti sono i tassi di abbandono. Come possono candidarsi le scuole per ottenere il finanziamento? I progetti delle scuole dovranno essere coerenti con quanto previsto dalle Linee guida per l’orientamento, adottate con il DM 22 dicembre 2022, n. 328, e con la Missione 4 – Componente 1 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Che l’orientamento sia nel PNRR è significativo: rientra tra gli obiettivi europei richiamati alla base del sistema scolastico previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), insieme al reclutamento dei docenti, all’istituzione della Scuola di alta formazione per il personale scolastico, alla riforma dell’istruzione tecnico-professionale connessa al sistema di formazione professionale terziaria (ITS Academy), alla valorizzazione delle discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche, matematiche (STEM), delle competenze digitali, ai nuovi principi del dimensionamento scolastico, all’intervento straordinario per la riduzione dei divari e della dispersione scolastica.
Materialmente, per le scuole si tratta di accedere all’ avviso pubblico predisposto dall’Autorità di gestione del Programma Nazionale “Scuola e Competenze 2021-2027”. I criteri di riparto tengono conto del numero di studenti iscritti alle classi terze nell’anno scolastico 2024/2025 e della programmazione territoriale prevista per il periodo 2021-2027.