Circa duemila ragazzi hanno seguito stamani l’evento organizzato dall’Usr Lazio che ha scelto come partner per l’ambizioso progetto formativo il Consiglio nazionale delle ricerche (di cui Marconi fu presidente) e la Rai.
Gli studenti hanno tempo fino al 10 marzo per partecipare al concorso “Marconi e la giovane storia del wireless”.
“Ospitiamo questa mattina un convegno che sembra non in linea con la vocazione del nostro Liceo ma il podcast in realtà un ottimo strumento didattico per tutti”, ha spiegato in apertura la dirigente scolastica del liceo Giulio Cesare, Paola Senesi.
La direttrice dell’USR Lazio, Anna Paola Sabatini, ha presieduto l’incontro presentandolo come ‘un momento formativo su cui abbiamo investito: Marconi si proietta nel presente e nel futuro, le sue innovazioni non costituiscono un fatto che si è esaurito nel tempo ma un fatto che condiziona ancora la nostra vita attuale e futura e che ci ispira verso una metodologia didattica sempre più interdisciplinare. Affrontare i processi di insegnamento e di apprendimento per obiettivi anche attraverso lo studio della figura e della storia di Guglielmo Marconi sta arricchendo i nostri studenti non solo perché porta alla conoscenza di una figura importante nel campo della scienza e della tecnologia quale Marconi, ma anche perché ci porta ad approcciare in modo multidisciplinare la scienza e la tecnologica: un progetto o importante e coraggioso’.
La storia di Marconi è stata raccontata benissimo da Ada Nardacchione, storica collaboratrice al programma “Passato e Presente” di Rai Storia: Marconi è stato un ragazzo di 20 anni che ha vissuto nella Bella Epoque, periodo ricco di conflitti di sottofondo ma dove comincia ad apparire la modernità, dai grattacieli negli Stati Uniti alla corrente elettrica. Non è uno studente modello, non si laurea, ma conosce bene l’inglese, grazie a sua madre, e inizia così a fare esperimenti frequentando il laboratorio di onde elettromagnetiche di Righi.
All’epoca, si riteneva che le onde non potessero superare le montagne. Marconi fu deriso dal mondo accademico per la sua idea di comunicare a distanza ma i fatti gli diedero ragione.
Marconi riesce a comunicare senza fili e così cambia per sempre la storia del mondo. A 35 anni vince il Nobel per la fisica. Nel 1920 il governo Nitti lo manda a Fiume per convincere D’annunzio a smobilitare. Di fatto tutto si risolve con i primi messaggi trasmessi dal vate dal panfilo di Marconi, l’Elettra, per ribadire la causa di Fiume. Amico di Pirandello e di Puccini, Marconi spesso sta dietro le quinte delle opere di Caruso: in quegli anni Marconi vive la cultura a 360 gradi. Così, nel ’20, per la prima volta, trasmette un concerto lirico, nel’ 22 nasce la BBC, nel ‘ 29 il Papa lo chiama per costruire Radio Vaticana e nel’ 31 Pio XII invia il primo messaggio mondiale.
Il regime fascista ne coglie le capacità e così cerca di coinvolgere Marconi nei suoi apparati affidandogli la presidenza della Treccani e del CNR. Marconi abbraccia apertamente il fascismo ma negli ultimi anni, pur senza mai prendere distanze definitive, entrò in attrito con il partito, per le posizioni dell’Italia in rotta di collisione con l’Inghilterra che era la sua seconda patria.. Quando nel 39 viene progettato l’Eur a Marconi fu dedicato un obelisco proprio per ricordare le nuove traiettorie che Marconi ha aperto all’umanità..